Per il suo sistemone di intelligenza artificiale, l'arcinoto Watson, IBM ha introdotto una serie di strumenti volti a farlo diventare una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni.
350 aziende hanno già aderito all'iniziativa.
Occorre annotare che i team di IBM all'opera su Watson e dintorni sono composti da linguisti, psicologi e sociologi oltre che da programmatori.
Ci sono già le prime applicazioni che coprono gli ambiti più vari. Da una app fruibile via iPad per aggiornare i medici specializzati in particolari patologie con le ricerche più recenti, ad per aggiornare gli avvocati sui fallimenti, fino alle raccomandazioni sui vini.
da qui www.economist.com
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