La fine del petrolio ma non come l'avevamo pensata (noi catastrofisti).
La copertina dell'Economist di questa settimana è dedicata alla fine del petrolio e dei carburanti per il trasporto così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi.
Che l'era del petrolio sarebbe prima o poi finita era un fatto assodato.
La novità è che il picco di produzione del greggio, ormai prossimo, arriverà probabilmente a causa di una inversione di rotta del mercato. Sarà un picco di domanda, già parzialmente in corso. E non per traumatiche crisi di carenza dell'offerta.
Ovvero le alternative all'oro nero iniziano ad affermarsi (vedi l'attuale sovrabbondanza di gas) così come pure le alternative ai carburanti per il trasporto timidamente già accennano a far sentire il proprio peso sul mercato.
Una buona notizia insomma.
via
http://www.economist.com/news/leaders/21582516-worlds-thirst-oil-could-be-nearing-peak-bad-news-producers-excellent
Qui qualche ulteriori approfondimento sul tema con qualche interessante dato statistico.
Ad esempio che il 60% del consumo di petrolio è prodotto dal trasporto.
http://www.economist.com/news/briefing/21582522-day-huge-integrated-international-oil-company-drawing
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