Ricordate il computer intelligente HAL di 2001 Odissea nello spazio, quando il protagonista inizia a smontarne i pezzi e la macchina lo supplica di non farlo?
Mentre i circuiti si spengono le sue facoltà si smorzano ed anche la voce gli diventa più lenta ed affievolita.
Bene, questo effetto di spegnimento qualcuno inizia a sentirlo nella propria testa.
In questo interessante articolo su The Atlantic, Nicholas Carr ricorda i benefici che la Rete sta apportando alla conoscenza umana ma pone anche qualche provocatorio interrogativo su alcuni effetti collaterali che il nuovo mezzo induce.
Troppo cose e troppo in fretta a scapito di capacità di concentrazione e contemplazione.
And what the Net seems to be doing is chipping away my capacity for concentration and contemplation.
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