mercoledì 29 luglio 2009

fermento solare, fotovoltaico e non

Tempo fa avevo pensato di mettere una batteria di pannelli fotovoltaici sopra il tetto di casa mia: 3 Kw di potenza installata, per un costo di circa 20.000€ e, con gli incentivi statali, circa 13 anni per rientrare dell'investimento (almeno in teoria).
Però poi non mi sono deciso e non ho ancora fatto nulla.

Praticamente ogni giorno si legge di nuove scoperte e soluzioni in questo ambito che dovrebbero rendere a breve queste tecnologie molto più economiche.
Ieri ho letto di una ditta che propone i pannelli per i 3 Kw al costo di 12.000€, non ho approfondito, ma certo la cosa mi ha lasciato ancora più perplesso.

Se poi si dà una sbirciata a quello che è il ribollire della ricerca tecnologica in questo ambito si rimane ancora più dubbiosi.

Ogni giorno se ne legge una nuova. Solo oggi ho trovato per caso alcune novità in materia.
Una azienda israeliana promette di ridurre radicalmente i costi di produzione del fotovoltaico a due volte il costo dell'energia elettrica attuale (prodotta da idrocarburi). Attualmente il fotovoltaico è cinque vole più oneroso delle fonti convenzionali.
Altre ricerche sull'utilizzo del solare-termico sembrano aprire nuove interessanti prospettive anche su questo fronte con la promessa di una fortissima riduzione di costi.
E c'è persino chi sta ripensando di creare una mega centrale solare in mezzo al deserto del Sahara.

L'idea che mi sono fatto è che investire adesso in questo ambito, voglia dire mettere i soldi in qualcosa che nel giro di quattro-cinque anni potrebbe diventare obsoleto.
Un pò come installare oggi Vista al posto di XP, quando sai già che Windows 7 è alle porte.

E con questo modo di ragionare nel 2030 sarò ancora lì a decidere cosa fare (magari passerò definitivamente ad Ubuntu 30.04).

Nessun commento: