giovedì 5 febbraio 2009

morte e ciclismo

Un altro ancora.
Di tanto in tanto mi capita purtroppo di riparlarne e di richiedermi ogni volta quanti altri giovani dovranno morire prima che si alzi il velo di ipocrisia che circonda il ciclismo.

Non mi pare che esistano numeri ufficiali, ma sarei curioso di raffrontare le statistiche sulle cause di morte nella popolazione di età compresa tra 20-40 anni e quelle dei ciclisti professionisti, atleti super-controllati capaci di sforzi che le persone normali si sognano.
Eppure spesso oggetto di cronaca per le loro tragiche morti dovute ad infarti improvvisi.

Oggi la notizia che Frederiek Nolf è morto per infarto a 22 anni.

Valentino Fois era morto a marzo 2008, a 34 anni per un malore.

Ryan Cox, morto a 28 anni, il primo agosto 2007 per intervento chirurgico a seguito di una lesione vascolare.

Alessio Galletti, morto nel giugno 2005 a 37 anni per una crisi cardiaca durante una corsa.

Denis Zanette, morto nel gennaio 2003 a 32 anni, per una crisi cardiaca mentre era dal dentista.

José Maria Jimenez, morto nel dicembre 2003 a 32 anni, per un infarto dopo essere stato colpito da una forte depressione.

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